22 Set

RISTRUTTURAZIONI E SPESE DI FAMIGLIA:
CHE FINE FARÀ IL BONUS MOBILI?

  • Settembre 22, 2024

Pare arrivino brutte notizie, per il 2025, in termini di agevolazioni fiscali per le famiglie. Dopo le riduzioni già previste nella manovra 2024, si profila un ulteriore taglio per il bonus mobili con la legge di Bilancio 2025, se non – addirittura – la completa eliminazione degli incentivi per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici.

Non solo: sono a rischio rifinanziamento anche il bonus decoder e il bonus ristrutturazione, che potrebbe tornare al 36% e che rappresenta il riferimento per il bonus mobili. Anche quest’ultima misura, infatti, come l’ecobonus e il sismabonus, al momento non è confermata tra le voci di spesa che il Governo intende mettere a bilancio, per il prossimo anno. Tutto fa pensare che un taglio netto allo sconto sarà valutato.

In base agli ultimi dati disponibili, rielaborati da Assoutenti, l’insieme dei crediti legati ai bonus edilizi in vigore da fine 2020 al 2024 avrebbe raggiunto un costo totale di circa 220 miliardi di euro, con un peso virtuale, spalmato sulla collettività, pari a 8.527 euro a famiglia residente, 3.679 euro a singolo cittadino, neonati compresi.

STOP AL BONUS MOBILI?

Stando alle parole della Presidente del Consiglio, Giorgia MeloniLa stagione dei bonus è finita», ha detto al Forum di Cernobbio, a inizio settembre), sono in molti a immaginare che, nella prossima manovra finanziaria (che il Governo comincerà a preparare fra qualche settimana), sia previsa anche l’eliminazione del cosiddetto “bonus mobili”. Dopo che, negli ultimi anni, era stato più volte ritoccato al ribasso il tetto di spesa, con la legge di Bilancio di fine anno è possibile che venga cancellata la detrazione al 50% finora concessa per arredi ed elettrodomestici. I ritocchi al ribasso del bonus mobili avevano riguardato il tetto di spesa agevolabile della detrazione Irpef: nel 2021 era di 16mila euro (quindi 8mila potevano tornare nelle tasche del contribuente). Poi nel 2022 il tetto è sceso a 10mila, nel 2023 è passato a 8mila euro e quest’anno è di 5mila euro (e dunque si ricevono indietro massimo 2.500 euro).


CHE COSA CONVIENE FARE

Che cosa conviene fare nel frattempo? Di sicuro, la strategia più intelligente è fare gli acquisti di arredi ed elettrodomestici nel 2024, senza rinviare nulla al prossimo anno, quando non c’è alcuna certezza di avere gli sconti. Tenendo però sempre presente la regola chiave per questo bonus: per usufruire dell’agevolazione, serve che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

QUALI MOBILI SONO AGEVOLABILI

Va infine ricordiamo che nell’elenco dei mobili che godono di agevolazioni, trovano spazio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Mentre, tra i grandi “bianchi” elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, piani e apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Il bonus viene riconosciuto solo in caso di pagamenti tracciabili come bonifico, carta di debito o credito. Restano escluse altre tipologie di transazioni, come ad esempio contanti o assegni. Ai fini della richiesta in dichiarazione dei redditi è necessario conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito. Sono richieste inoltre le fatture che riportano la natura, la qualità e la quantità dei beni acquistati.

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